23 Maggio 2019

Diversity Management: valorizzare differenze di competenze, caratteristiche e abilità

Diversity management

Il Diversity Management è un approccio manageriale che abilita il potenziamento di un’organizzazione. Attraverso la le differenze di competenze, caratteristiche e abilità, delle persone che ne fanno parte.

I mutamenti demografici in atto, la crescente diversificazione e consapevolezza critica della clientela e le nuove forme di collaborazione spingono sempre di più gli operatori economici a valorizzare le diversità presenti al loro interno.

Per cogliere appieno particolari capacità e competenze e soddisfare i bisogni eterogenei della propria forza lavoro Il Diversity Management, in piena prospettiva People First, chiede agli addetti HR di riconoscere e valorizzare le principali diversity come ad esempio:

  • cultural diversity
  • gender diversity
  • ageing diversity
  • disability diversity

Perché la diversità è così importante e quali sono i benefici che derivano dall’utilizzo di questo approccio all’interno della tua azienda? Sicuramente valorizzare la diversità è un’azione strategica per aumentare la competitività dell’impresa, ma questo non è l’unico vantaggio che ne deriva.

Assicurare il rispetto delle diversità dell’organico aziendale non è cruciale solo dal punto di vista etico ma aumenta le chance di successo a livello finanziario, di innovazione e d’immagine. #DiversityManagement #HRinnovation Condividi il Tweet

Cosa troverai in questo articolo:

Vantaggi del Diversity Management

Il Diversity Management offre una serie di benefici fondamentali per le organizzazioni di oggi, questi sono alcuni dei principali:

Ritorno Economico

La correlazione positiva tra diversità e ricavi aziendali è dimostrata da due recenti report Mc Kinsey. Per la società di consulenza infatti, le differenze di genere nel top management già nel 2014 aumentavano le probabilità di ottenere profitti sopra la media del 15%, mentre oggi le accrescono addirittura del 20. E risultati analoghi sarebbero garantiti dalla valorizzazione della diversità etnica e culturale: associata a migliori performance sul margine EBIT nel 33% dei casi.

Immagine Aziendale

L’integrazione e il rispetto delle diversità costituiscono punti di forza anche sul piano dell’immagine e dell’Employer Branding. Perché tra i recruiting trend migliorano la percezione dell’azienda da parte di clienti, stakeholder e potenziali futuri collaboratori.

Acquisizione di talenti

Quante volte hai sentito parlare di guerra dei talenti e della necessità di accaparrarsi i migliori per fare la differenza? In un’epoca in cui le competenze e le professionalità richieste scarseggiano, il successo del business dipende dalla capacità delle imprese di sfruttare il know-how disponibile. Come? Intercettando le risorse a prescindere dal genere, dall’orientamento culturale e dalla provenienza geografica e sociale, investendo di conseguenza su politiche di talent retention.

Miglioramento di clima e produttività

Come manager HR sai bene che in un ambiente professionale aperto che incentiva a esprimersi liberamente le persone risultano sottoposte a meno stress. Il Diveristy Management può e deve  dunque, far parte della cassetta degli attrezzi che aiutano le persone a raggiungere più facilmente gli obiettivi.

Maggiore propensione all’innovazione

L’inclusione delle diversity è essenziale. In particolare per le aziende che desiderano innovarsi. Questo perché dà modo di valorizzare punti di vista differenti e favorisce la rottura degli schemi. Favorendo dunque l’emergere del pensiero laterale, la creatività e la propensione all’innovazione continua.

Punti di Attenzione: fare i conti col passato

Il perseguimento di una cultura inclusiva non è certo una novità per le imprese. Da oltre quarant’anni è vivo l’impegnano per trasformare i pregiudizi in opportunità e per armonizzare le disparità di trattamento dei membri dell’organico. Nonostante gli sforzi, però, i resoconti continuano impietosamente a denunciare gli stessi gap riscontrati in precedenza. Probabilmente a causa di un approccio disfunzionale e miope.

Metodi formativi

Come ricorda la Harvard Business Review, è necessario dare continuità iniziative formative dirette a sostenere le diversità. L’attivazione di iniziative sporadiche, adottate da circa la metà delle aziende e da quasi tutte le Fortune 500, spesso hanno effetti limitati nel tempo. Oltre a rivelarsi addirittura controproducenti. Paventare pericoli di contenziosi e forzare le persone ad abbattere i pregiudizi, infatti, non fa che aumentarli. Portando a rispondere alle affermazioni perentorie con rabbia e resistenza.

Numeri delle Diversity

Diverse imprese raccolgono e analizzano i dati sulle diversità di candidati e collaboratori. Purtroppo però, la maggior parte di queste non riesce ad andare oltre. Il vero vantaggio di possedere questi dati sta nella capacità di trasformarli in policy atte a favorire un ambiente aperto e plurale.

Consapevolezza

Le difficoltà maggiori nell’affrontare e valorizzare gli elementi percepiti come dissonanti risiedono nei pregiudizi inconsci che compromettono l’intero ciclo di vita dei lavoratori. Le discriminazioni, infatti, cominciano già negli annunci che determinano chi fa domanda. Per continuare con le risoluzioni dei manager, che decidono chi assumere, supportare, promuovere e mantenere in azienda. Oltretutto, le faziosità collegate a un determinato processo impattano su quello successivo. Creando un effetto moltiplicatore e un circolo vizioso sempre più difficile da individuare e smascherare.

Come sottolineava, in un’intervista di Rai Cultura, Alessandra Romano, assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze della formazione, umane e della comunicazione interculturale dell’Università di Siena, è indispensabile restare focalizzati su l’obiettivo indispensabile per un buon Diversity Management:

L’obiettivo è il superamento degli approcci delle pari opportunità, volti a omologare e uniformare, per adottare strategie e politiche finalizzate a includere in termini di potenziamento e di sviluppo dell’organizzazione e dei membri che già la costituiscono.

Iniziative Settoriali

Considerando la natura complessa dell’iniquità e il modo sfuggente in cui si insinua in azienda, per fronteggiarla non è sufficiente focalizzarsi sui singoli aspetti inerenti alla gestione delle risorse umane. Come manager HR dovrai cercare di adottare un approccio olistico. Supportato da strumenti che oltrepassino la logica dei silos, facciano parlare e fruttare i dati e superino i limiti insiti nelle valutazioni soggettive.

Le Nuove Tecnologie a supporto del Diversity Management

Da quanto detto appare evidente che, per abbracciare e rendere effettiva una strategia di Diversity Mangament, dovrai essere artefice di una vera e propria rivoluzione. Ripensando, in alcuni casi anche completamente, il modo di risolvere il problema delle differenze. Utilizzando in prima persona e offrendo alle persone gli strumenti per prendere le decisioni giuste al momento giusto. I tools saranno parte integrante del tuo Digital Workplace. Parte quindi della quotidianità lavorativa delle persone.

A tua disposizione hai soluzioni tecnologiche potenziate da meccanismi di machine learning e AI in grado di efficientare i processi, suggerendo le più adeguate best practice in materia di Diversity Management.

Un esempio è SAP SuccessFactors, già nativamente integrato con principi guida inclusivi. SAP SuccessFactors,  già dal 2017, è stato ridisegnato per ridurre l’effetto dei pregiudizi inconsci durante ogni step dell’Employee Experience. I suoi benefici si estendono infatti alle fasi di:

Recruiting

Da un lato attraverso il Career Site builder,  agevolando la creazione di immagini e messaggi inclusivi da veicolare attraverso l’apposito sito istituzionale. Dall’altro, le funzioni di ricerca e analisi del job analyzer permettono di esaminare le descrizioni delle posizioni aperte. Suggeriscono termini sostitutivi non discriminanti, per attrarre candidati bilanciati dal punto di vista delle differenze.

Promozione dell’engagement

L’app SAP SuccessFactors Jam facilita la social collaboration all’interno dell’impresa, connettendo le persone, spingendole a fornire feedback e supportando la formazione di gruppi inclusivi.

Formazione

Lo strumento per la gestione del piano di sviluppo personale assicura che il coaching si svolga nel pieno rispetto delle differenze. Unendo mentori e “seguaci” sulla base di abilità ed esperienze significative e permettendo ai collaboratori di esprimere le loro preferenze, auto selezionandosi per attività formative di interesse.

Retribuzioni

L’equità dei compensi è garantita dalle occasioni di confronto sui metodi retributivi, dalle panoramiche che evidenziano le ratio sottese alle sperequazioni e dalla possibilità di fondare gli aumenti su valori assoluti

Performance Management

L’assistente di scrittura integrato in SAP SuccessFactors Performace & Goals favorisce l’imparzialità delle valutazioni, impostandole senza il ricorso a dettagli demografici, mentre l’adozione del performance management su base continua promuove una raccolta di feedback frequenti e obiettivi, basati sui traguardi effettivamente raggiunti. Altre funzionalità utili sono la photoless calibration, che nasconde l’immagine del collaboratore e i dati che lo inquadrano secondo il genere, e quelle che consentono di evidenziare eventuali ingiustizie, raffrontando i punteggi ottenuti dai vari sotto gruppi.

Analisi

SAP Success Factors consente di analizzare la situazione contingente dell’impresa e l’eventuale riuscita delle politiche di Diversity Mangement usando le metriche standard, stabilendo parametri personalizzati e sfruttando gli strumenti di benchmarking, per comparare i risultati con quelli dell’industria o del luogo di riferimento.

Il Diversity Management non è solo una questione etica né un improduttivo discorso buonista. Si tratta invece di un approccio all’avanguardia che permette alle imprese di crescere e di diventare la scelta d’elezione per i loro clienti. Non ti resta dunque che implementarlo nella tua azienda, per garantirle un futuro di successi.

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