22 Febbraio 2018

Formazione manageriale: potenziare le soft skills con l’aula viruale

Formazione manageriale

Nella formazione manageriale è sempre più forte il legame tra hard e soft skills. Da un lato si sta andando verso la necessità di creare un set di competenze senza soluzione di continuità tra la formazione tecnica e la formazione comportamentale organizzativi. Dall’altro si ha sempre di più la necessità di riunire sotto lo stesso tetto persone che lavorano in diverse sedi, nazionali ed internazionali.

Competenza legata al ruolo, rispetto di esso, cooperazione per un obiettivo comune. Sono le caratteristiche di una buona squadra di rugby, ma anche quelle di un buon team aziendale. Questo parallelismo è stato notato e trasmesso da Luigi Mazzotta (esperto di HR e formazione professionale) tramite il suo libro “In meta! Il rugby per le squadre aziendali”. Mazzotta afferma che guardando giocare una squadra di rugby, c’è molto da imparare a livello di role playing, rispetto e team leader.

Competenza legata al ruolo, rispetto di esso, cooperazione per un obiettivo comune. Sono le caratteristiche di una buona squadra di rugby, ma anche quelle di un buon team aziendale. Condividi il Tweet

 

Come guidare la formazione aziendale?

Questi concetti vanno declinati opportunamente per guidare la formazione aziendale. Definendo prima le aree su cui occorre intervenire: da quella manageriale, a quella tecnica sino a quella linguistica e alla compliance. Usando poi gli strumenti a disposizione in base agli obiettivi da raggiungere, vedremo ad esempio come può venirci incontro l‘aula virtuale.

 

Formazione Manageriale

Partendo sempre dal parallelismo sportivo, ogni individuo ha un ruolo importante nel gioco di squadra così come all’interno di un’azienda e il manager è il team leader.

Questa figura professionale deve possedere molteplici soft skills e saper dirigere l’impresa nel rispetto dei propri dipendenti. Inoltre, deve conoscere le loro competenze e mansioni, saper mediare eventuali conflitti, imparare a delegare e quindi a fidarsi dei propri collaboratori. La comunicazione deve pertanto svolgersi in maniera autorevole ma non autoritaria.

Per raggiungere questi obiettivi, la formazione manageriale adotta preferibilmente corsi in aula. All’interno dell‘aula virtuale possono essere ospitati professionisti di varie estrazioni. Dagli esperti di comunicazione, ad attori, coach, counselor e psicologi. Scegliere le figure giuste è importante, affinché possano spiegare, facilitare, raccontare e simulare situazioni lavorative plausibili. In modo da coinvolgere attivamente i manager.

 

Formazione Linguistica

Similmente, anche la formazione linguistica può tenersi in un’aula virtuale. Dove, ad esempio, il docente madrelingua, lascia spazio alla “classe” per cimentarsi nella lingua straniera, lasciando che la lezione sia basata sulla conversazione all’interno del gruppo. Il docente si limiterà a correggere quando necessario e ad introdurre nuovi stimoli quando il gruppo è pronto. Gli obiettivi specifici di una formazione manageriale di tipo linguistico, spaziano in base al settore di riferimento. Il fine essenziale resta invece quello di mettere in grado il professionista, non solo di parlare una lingua straniera, ma di comunicare in modo efficace con il proprio target.

 

Formazione Tecnica

Diverso il discorso, invece, riguardo la formazione tecnica: le hard skills hanno bisogno di training on the job per affinarsi e possono essere impartite sul campo da un esperto del settore. Così come da chi ha già maturato esperienza sufficiente per insegnarle, oltre ovviamente, alla capacità e volontà di farlo. Come per l’apprendimento di una nuova lingua, anche la formazione tecnica richiede tempo e applicazione continua. In questo caso non è necessario sottrarre tempo al lavoro, poiché si apprende e ci si forma proprio lavorando. In alcuni casi possono essere efficaci anche strumenti e-learning, che rendano le informazioni da apprendere sintetiche e quindi semplificate sia nella forma che nel linguaggio. La metodologia che più si presta qui oltre all’aula virtuale, è sicuramente il microlearning, utile per rendere chiara la teoria e agevole la pratica.

 

Compliance

Tra le aree di intervento formative anche la compliance è fondamentale e una adeguata formazione in merito può tutelare l’impresa da eventuali sanzioni amministrative o penali. In questo caso i corsi possono essere erogati sia attraverso l’aula vitrtuale che in formato e-learning. Poiché in genere non è necessaria interazione ma solo una metodologia efficace che permetta di facilitare l’assimilazione delle nozioni e la loro verifica. Il rispetto delle normative di salute e sicurezza sul lavoro deve costituire del resto, una priorità delle aziende, così come lo sono la tutela della privacy e il GDPR, la responsabilità amministrativa, l’antiriciclaggio e la Cyber Security.

A prescindere dagli strumenti utilizzati, anche se un buon Learning Management System può fare la differenza, è chiaro che la formazione aziendale per apportare beneficio e trasformarsi in valore deve essere mirata. Indirizzata cioè a rispettare le diversità delle singole risorse e, proprio come nel rugby, insegnare a ciascuno, oltre il proprio ruolo, anche l’importanza del gioco di squadra.

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